
Ultimo appuntamento con Politica Estera in Pillole, la rubrica di The Political Corner. Pensata per funzionare come una newsletter, la rubrica è curata da due autrici specializzate nelle relazioni internazionali che presenteranno e analizzeranno i principali eventi di politica estera dalle macroaree del mondo. Buona lettura!
24 aprile 2021 – 7 maggio 2021
Nord America – Europa – Sud America – Africa – Medio Oriente – Asia-Pacifico
NORD AMERICA
Facebook: confermato il blocco a Trump – 5 maggio

Questo mercoledì il Facebook Oversight Board, il comitato di supervisione del social media, ha confermato il blocco del profilo dell’ex-Presidente Donald Trump. Quest’ultimo, infatti, era stato sospeso da Twitter e Facebook in seguito agli avvenimenti del 6 gennaio 2021, colpevole di aver incitato i suoi sostenitori ad assediare Capitol Hill. Tuttavia Trump, in risposta alla sospensione del proprio profilo, ha recentemente lanciato una propria piattaforma, chiamata “From the Desk of Donald J. Trump”.
Il primo discorso del Presidente Biden al Congresso – 29 aprile
A ormai 100 giorni dall’inizio del proprio mandato, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha tenuto il primo discorso al Congresso, definito da diversi analisti come “coraggioso” e “d’impatto”. Biden ha parlato dell’occasione per gli Stati Uniti di trasformare in opportunità il periodo di crisi, in altre parole la “peggior pandemia del secolo”, la “peggior crisi economica dopo la Grande depressione” e il “peggior attacco alla democrazia americana dalla Guerra Civile”. Oltre ai riferimenti all’American Rescue Plan e all’American Jobs Plan, nonché all’andamento del piano vaccinale, Biden ha menzionato una nuova proposta, un piano di assistenza alle famiglie, l’American Families Plan, di un valore totale di 1.800 miliardi di dollari e da finanziare con un aumento di imposte sui più ricchi.

Censimento negli USA: nuova distribuzione dei seggi, quale futuro per i Dem? – 26 aprile

In seguito al recente censimento degli Stati Uniti, che si svolge ogni dieci anni, la divisione dei 435 seggi della Camera dei Rappresentanti e dei 538 Grandi Elettori è destinata a cambiare. Infatti, con la nuova redistribuzione demografica tra i vari Stati, saranno assegnati due seggi al Texas e uno rispettivamente a Florida, North Carolina, Colorado, Montana e Oregon. A perdere un seggio, invece, gli Stati di New York, California, Illinois, Michigan, Ohio, Pennsylvania e West Virginia. Questa riallocazione ha un importante significato politico, visto l’orientamento repubblicano di alcuni degli Stati favoriti dal nuovo census, come Texas e Florida. Ci si domanda quale sarà quindi il futuro della maggioranza democratica nella Camera dei Rappresentanti, già particolarmente ristretta, con 218 democratici e 212 repubblicani.
EUROPA
Pescherecci italiani mitragliati dalla Guardia Costiera libica – 6 maggio
I tre pescherecci italiani “Aliseo”, “Artemide” e “Nuovo Cosimo”, sono stati raggiunti da colpi di mitragliatrice sparati dalla Guardia Costiera libica. Le autorità di Tripoli, tuttavia, smentiscono e dichiarano che sono stati sparati solo alcuni colpi di avvertimento di aria. Il portavoce della Marina libica Masoud Ibrahim Abdelsamad, in particolare, afferma: “c’erano quattro o cinque pescherecci nelle acque territoriali libiche senza alcun permesso da parte del governo libico. La nostra Guardia costiera, fra le sue funzioni, ha quella del controllo della pesca“.

Russia-UE: scattano le sanzioni di Mosca – 30 aprile

In risposta a quelle che il Ministero degli Affari Esteri russo ritiene “misure restrittive illegittime e unilaterali” da parte dell’Unione Europea, accusata inoltre di compromettere l’indipendenza della politica interna ed estera della Russia, Mosca ha imposto sanzioni su 8 funzionari europei. Tra questi, figurano Věra Jourová, Vicepresidente della Commissione Europea per i valori e la trasparenza, Jacques Maire, membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Jorg Raupach, procuratore capo della città di Berlino e David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo. La mossa è una rappresaglia per la decisione del blocco dei 27 di imporre sanzioni su 6 funzionari russi per violazione dei diritti umani legata all’affare Navalny. Il portavoce della Commissione Europea Peter Stano ha affermato che le sanzioni russe hanno chiaramente motivazioni politiche e sono “prive di qualsiasi giustificazione legale”.
La Francia arresta ex terroristi rossi: finisce così la “dottrina Mitterrand” – 28 aprile
La Francia ha arrestato sette ex terroristi italiani, accusati in Italia negli anni di piombo. Di questi, cinque facevano parte delle Brigate Rosse, uno di Lotta Continua e uno apparteneva ai Nuclei Armati contro il Potere Territoriale. Ricercati e in fuga altri tre ex terroristi. Le operazioni sono state svolte in maniera congiunta dall’unità Antiterrorismo della polizia nazionale francese e dal Criminalpol e l’unità Antiterrorismo italiana, e sono state avviate in seguito ad una riunione tra i Ministri della Giustizia dei due Paesi, avvenuta lo scorso 8 aprile. Nel corso degli anni di piombo numerosi terroristi italiani si erano rifugiati in Francia grazie alla cosiddetta “dottrina Mitterrand”, che proteggeva gli estremisti italiani dall’estradizione a condizione che rinunciassero alla violenza e conducessero una vita ordinaria. In seguito agli arresti, il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che, in realtà, essi si collocano “strettamente nella logica della ‘dottrina Mitterrand’ di accordare l’asilo agli ex brigatisti, eccetto ai responsabili di reati di sangue”.

SUD AMERICA
Colombia: continuano le proteste, 24 le vittime – 6 maggio

Non si fermano le proteste in Colombia, dove più di otto giorni fa diversi protestanti si sono riversati nelle strade del Paese per contrastare la riforma fiscale promossa dal presidente Ivan Duque Marquez, e successivamente ritirata. Preoccupano le violenze e l’uso eccessivo della forza da parte della polizia colombiana: si registrano 24 vittime fino ad adesso. A tal proposito, sono giunte le condanne dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione degli Stati Americani (OAS).
Brasile: inchiesta contro governo su gestione della pandemia – 5 maggio
La Commissione parlamentare d’inchiesta di Brasilia ha avviato l’indagine contro il governo di Bolsonaro riguardante la gestione della pandemia. Sono iniziate quindi le audizioni e tra i primi ad essere ascoltati l’ex ministro della Salute Enrique Mandetta, il quale ha affermato che Bolsonaro avrebbe tentato di introdurre l’idrossiclorochina per il trattamento della malattia.

Città del Messico: crollo metropolitana – 4 maggio

Questo martedì un viadotto di Città del Messico è crollato, compromettendo un treno della metropolitana e causando 24 vittime e più di 60 feriti. A tal proposito, come annunciato dalla Procura generale della capitale del Paese, è stata avviata un’inchiesta per omicidio colposo e danni alla proprietà.
AFRICA
Sud Africa: il partito del Presidente Ramaphosa al centro di uno scandalo per corruzione – 6 maggio
L’African National Congress (ANC), l’ex partito di Nelson Mandela a guida del Sud Africa da quasi 30 anni, ha sospeso dal suo incarico il Segretario Generale, Ace Magashule, sulla base di accuse di corruzione. In risposta, Magashule ha invitato l’attuale Presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, anch’esso membro dell’ANC, a dimettersi. La sospensione segue l’ultimatum di 30 giorni che il partito aveva dato a Magashule a fine marzo, dopo che il Segretario era stato accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici nel corso del suo mandato da Primo Ministro del Free State, una delle nove province del Sud Africa. Tuttavia, i problemi del primo partito del Paese non si fermano a Magashule. Infatti, da anni l’ANC è al centro di scandali di corruzione, che hanno in particolare interessato il gabinetto dell’ex Presidente Jacob Zuma. Ramaphosa, apparso di fronte ad una commissione giudiziaria incaricata di indagare le accuse di corruzione e frode sotto il Governo Zuma in qualità di testimone, ha inoltre dichiarato che l’ANC era a conoscenza degli illeciti.

Sahel: giornalista francese rapito appare in un video – 5 maggio

Il giornalista francese Olivier Dubois, rapito il mese scorso a Gao, nel nord del Mali, dal gruppo jihadista affiliato ad al-Qaeda JNIM (Jama’at Nasr al-Islam wal Muslimin, che sta per “fronte d’appoggio all’Islam e ai musulmani”) è apparso in un video di 21 secondi pubblicato sui social, dove chiedeva alle autorità francesi di fare il possibile per liberarlo. Questo video segue di qualche giorno la notizia (27 aprile) della morte di due giornalisti spagnoli e di un attivista irlandese in Burkina Faso, dove si erano recati per lavorare ad un documentario. I tre, che viaggiavano con una comitiva di almeno 40 persone, sono stati attaccati da un gruppo armato mentre si trovavano nella riserva di Pama, nell’est del Paese, sebbene, ad oggi, nessuno abbia ancora rivendicato l’attacco.
RDC: il Presidente Tshisekedi dichiara lo stato d’assedio nelle province orientali – 4 maggio
Il Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Felix Tshisekedi, ha dichiarato lo stato d’assedio nelle province orientali del Nord Kivu e dell’Ituri, che negli ultimi mesi sono state oggetto di un’impennata di attacchi da parte dei numerosi gruppi armati attivi nell’area. In particolare, Tshisekedi ha sostituito le autorità civili delle due province con esponenti delle forze armate e della polizia, che rimarranno in carica fino al ristabilimento delle condizioni di sicurezza.

MEDIO ORIENTE
Posticipate le elezioni parlamentari in Palestina – 30 aprile

Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas ha annunciato la decisione di posticipare le elezioni parlamentari in Palestina previste per il 22 maggio, elezioni che non si svolgono da ben 15 anni. La decisione sarebbe dovuta all’impossibilità dei palestinesi di Gerusalemme Est a partecipare alle elezioni e, probabilmente, anche ad attriti interni al partito di Abbas, Fatah. È giunta subito dopo la condanna di Hamas, che ha definito la decisione del presidente “un colpo di stato” che ostacola “il percorso di cooperazione e consenso nazionale”.
Sanzioni Francia su figure di spicco del Libano per crisi politica – 29 aprile
Il Ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian ha annunciato la decisione di Parigi di imporre restrizioni e sanzioni su figure di spicco del Libano per un loro potenziale coinvolgimento nella crisi politica che interessa il Paese. L’identità delle persone coinvolte non è stata precisata.

Turchia richiama ambasciatore USA dopo dichiarazioni Biden su genocidio armeno – 25 aprile

In seguito alla decisione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden di riconoscere il genocidio degli armeni proprio nella data della celebrazione dell’accaduto, il Presidente turco Erdogan ha richiamato l’ambasciatore statunitense e affermato che le dichiarazioni di Biden hanno aperto “una ferita difficilmente rimarginabile” fra i due Paesi.
ASIA-PACIFICO
Crisi Pechino-Manila per presenza navi cinesi nella ZEE filippina – 4 maggio
Il Ministro degli Esteri filippino, Teodoro Locsin, ha scritto in un Tweet “China, my friend, how politely can I put it? Let me see… O… GET THE F*** OUT”, riferendosi alla prolungata presenza di navi cinesi nella Zona Economica Esclusiva delle Filippine, nel Mar Cinese Meridionale. Le tensioni tra i due Paesi sono cominciate a marzo scorso, quando navi cinesi sono state avvistate per la prima volta in acque filippine. Nonostante le ripetute richieste da parte del Governo di Manila, Pechino si è rifiutata di ritirare le proprie imbarcazioni dall’area, che la Cina, nonostante il verdetto della Corte permanente di Arbitrato, che ha riconosciuto la sovranità filippina sulle acque contese, reclama come propria. Il Ministero degli Affari Esteri filippino ha, inoltre, affermato che la presenza delle navi cinesi è “una palese violazione della sovranità filippina”. In risposta, Pechino ha avvertito che la “diplomazia del megafono” portata avanti di Locsin avrebbe potuto minare le relazioni cinesi con le Filippine e la fiducia reciproca tra i due Paesi.

Tensioni al confine tra il Tagikistan e il Kirghizistan: più di 50 i morti – 29 aprile

Il 29 aprile scorso sono iniziati alcuni scontri di confine tra il Tagikistan e il Kirghizistan, confine che, dalla fine della Guerra Fredda e dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, è stato sempre contestato. Nel caso specifico, sembrerebbe che gli scontri, come già successo in passato, siano da ricondurre ad una disputa riguardante i depositi idrici. In particolare, dopo l’istallazione da parte delle autorità tagike dell’enclave di Vorukh di telecamere a circuito chiuso nei pressi di una presa d’acqua, parrebbe che alcuni cittadini kirghisi abbiano visto il gesto come una provocazione, dando inizio a violenti scontri, che hanno portato alla morte di almeno 50 persone. Dopo questi scontri, le autorità tagike e kirghise hanno concordato un cessate il fuoco.
L’ASEAN si riunisce per la situazione in Myanmar: necessaria “l’immediata cessazione delle violenze” – 24 aprile
L’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (di cui fanno parte Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Singapore, Tailandia e Vietnam) ha rilasciato una dichiarazione ufficiale riguardo la crisi in Myanmar, dove lo scorso primo febbraio le forze militari hanno preso il controllo del Paese attraverso un colpo di Stato. In particolare, l’ASEAN chiede l’“immediata cessazione delle ostilità” e l’avvio di un dialogo costruttivo tra le parti, facilitato da un inviato speciale dell’organizzazione.

Angela Venditti

Nata a Foggia nel 1999, nutre un profondo interesse per le relazioni internazionali, la cooperazione allo sviluppo e la geopolitica. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche nell’estate 2020, ed è attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso la LUISS Guido Carli. Complice la partecipazione al progetto Erasmus all’Institut d’Études Politiques SciencesPo Paris, ha potuto approfondire tematiche legate al continente africano, diventato fonte di interessanti spunti e ricerche. È amante della letteratura francese e delle lingue, ed è grande appassionata di F1. View more articles.
Valeria Pia Soricelli

Nata a Benevento nel 1998, è appassionata di geopolitica e relazioni internazionali, con particolare interesse verso il Medio Oriente. Ha conseguito il diploma di maturità classica e la laurea triennale in Scienze Politiche. Attualmente è studentessa del corso magistrale in International Relations presso la LUISS Guido Carli e sta svolgendo il tirocinio nella sezione Relazioni Bilaterali dell’Ambasciata Britannica di Roma. Ha inoltre partecipato al programma Erasmus+ presso l’Institut d’études politiques Sciences Po Paris. Da includere tra le sue varie passioni anche la musica rock, il canto e il cinema francese. View more articles.
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