Politica Estera in Pillole

Politica Estera in Pillole è la nuova rubrica settimanale di The Political Corner. Pensata per funzionare come una newsletter, la rubrica è curata da due autrici specializzate nelle relazioni internazionali che, ogni venerdì, presenteranno e analizzeranno i principali eventi di politica estera dalle macroaree del mondo. Buona lettura!


23 gennaio – 29 gennaio 2021

Nord AmericaEuropaSud AmericaAfricaMedio OrienteAsia-Pacifico


NORD AMERICA

L’U-turn di Biden su sanità e diritti civili: sì all’Obamacare, no alla Mexico City Policy di Trump – 28 gennaio

A pochi giorni dall’insediamento di Biden alla Casa Bianca, molte tracce della presidenza Trump sono state già cancellate con la firma di diversi ordini esecutivi. Dopo il riassestamento del multilateralismo in politica estera e il rientro degli USA in diversi accordi internazionali, il presidente democratico è passato ora alle problematiche nazionali, con particolare attenzione a sanità e diritti civili. Biden, infatti, ha firmato a favore dell’estensione dell’Obamacare e dell’abolizione della Mexico City Policy trumpiana, ovvero il blocco di fondi federali a ONG a favore dell’aborto.

Image Credits: Associated Press

EUROPA

Russia: in più di 60 città i manifestanti chiedono la liberazione di Naval’nyj – 24 gennaio

Sul cartello: “Libertà per Naval’nyj”.
Image Credits: EPA-EFE/MAXIM SHIPENKOV

L’arresto di Aleksej Naval’nyj lo scorso 17 gennaio ha subito infiammato l’opinione pubblica, sia in Russia che all’estero. Un’ulteriore ondata di malcontento aveva fatto seguito alla pubblicazione di un video sul canale Youtube di Naval’nyj, che illustrava la nuova inchiesta della Fondazione per la lotta alla corruzione dell’oppositore di Putin. Al centro delle indagini lo “Stato dentro lo Stato” dello “zar” Putin, una residenza situata sulle rive del Mar Nero dal valore di circa €1,1 miliardi, presumibilmente di proprietà del leader del Cremlino e finanziata illecitamente tramite tangenti. Le manifestazioni si sono svolte domenica in più di 60 città, nonostante le condizioni climatiche estreme in alcune aree della Siberia e la violenza delle forze di sicurezza. Secondo i dati, più di 4.000 persone sono state arrestate, ma i numeri potrebbero essere ben maggiori. La comunità internazionale, e in particolare gli Stati Uniti, accusati per questo di interferenza negli affari interni russi, si è subito mobilitata per denunciare l’uso sproporzionato della forza nella repressione delle manifestazioni e richiedere l’immediato rilascio di Naval’nyj


SUD AMERICA

Le forze FARC in Colombia: gli attivisti chiedono aiuto a Biden e Harris e arriva l’accusa della JEP – 28 gennaio

Nel 2016 venivano firmati gli accordi di Cartagena de Indias tra il governo colombiano e le forze FARC (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia), mettendo fine ad anni di scontri interni e guerriglia. A circa cinque anni di distanza, però, diverse associazioni per i diritti umani hanno denunciato la ripresa della violenze da parte di alcuni settori delle FARC e l’uccisione di molti attivisti, ex-combattenti e membri di comunità indigene e afro-colombiane nelle aree più rurali del Paese. Molte di queste associazioni hanno quindi rivolto un appello alla nuova amministrazione Biden-Harris negli USA per l’implementazione degli accordi di pace del 2016. Nel frattempo, lo scorso giovedì, è giunta l’accusa di crimini di guerra da parte della Giurisdizione Speciale per la Pace (Jurisdicción Especial para la PazJEP) contro otto ex-comandanti delle FARC: si tratta della prima imputazione avanzata dalla JEP dal 2016.

Image Credits: Defendamos La Paz

 


AFRICA

Crisi di governo in RDC: Ilunga sfiduciato – 27 gennaio

Il Presidente della RDC, Félix Tshisekedi, sulla destra; il Primo Ministro Sylvestre Ilunga Ilunkamba, sulla sinistra.
Image Credits: Présidence RDC.

Il Parlamento di Kinshasa ha approvato una mozione di sfiducia nei confronti del Primo Ministro Sylvestre Ilunga Ilunkamba, con una maggioranza di 367 voti su 377 votanti (più di cento gli astenuti). Il PM e i suoi sostenitori, che non hanno partecipato al voto per protesta, hanno denunciato le irregolarità procedurali nella gestione della mozione, ritenuta una semplice mossa politica non fondata su reali basi fattuali. Questa mozione è il risultato di mesi di tensioni tra il Presidente Félix Tshisekedi e il precedente Presidente Joseph Kabila, che aveva governato il Paese per ben 18 anni. Appena il mese scorso, Tshisekedi aveva posto fine alla coalizione di governo con Kabila, proponendo una nuova alleanza politica, la “Sacred Union”, che, una volta ufficializzata, gli garantirebbe il sostegno di ben 20 partiti, nonché una solida maggioranza in Parlamento. La sfiducia al PM, fedelissimo di Kabila, è l’ultimo tassello nel progressivo allontanamento dell’ex. Presidente congolese dalla scena politica della RDC. Tuttavia, Ilunga non sembrerebbe intenzionato a dimettersi.


MEDIO ORIENTE

Proteste in Libano contro il lockdown: terza notte di scontri a Tripoli – 28 gennaio

A circa tre settimane dall’annuncio del lockdown nazionale, diversi manifestanti si sono riversati nelle strade di Tripoli, una delle aree più povere del Libano, per denunciare il collasso economico e finanziario del Paese e chiedere sussidi per sostenere le chiusure dovute alla pandemia da Coronavirus. Le forze di polizia hanno risposto con gas lacrimogeni e proiettili di gomma. A tre giorni dall’inizio degli scontri, si contano circa 200 feriti e una vittima tra i manifestanti.

Image Credits: Fathi AL-MASRI / AFP

 


ASIA-PACIFICO

Nuova Delhi: proteste contro leggi agricole sfociano nel caos – 26 gennaio

Image Credits: REUTERS/Adnan Abidi

Il 26 gennaio, giorno della Festa della Repubblica indiana, milioni di agricoltori si sono riversati nelle strade di Nuova Delhi per manifestare contro le nuove leggi agricole, approvate dal governo di Narendra Modi lo scorso settembre. I nuovi provvedimenti, la cui implementazione è stata recentemente sospesa dalla Corte Suprema indiana, hanno come obiettivo la liberalizzazione del mercato agricolo, fino a quel momento regolato dal sistema dei “mandi”, mercati regolamentati da comitati e agenzie statali che acquistano i prodotti a prezzi minimi garantiti. Le proteste contro questa riforma del sistema agricolo, cominciate poco dopo l’entrata in vigore delle leggi, hanno assunto carattere nazionale quando i sindacati degli agricoltori hanno fondato il movimento “Dilhi Chalo” (“Andiamo a Delhi”). Gli agricoltori, simbolicamente a bordo di trattori, hanno allora intrapreso il viaggio dalle province verso la capitale, dove sono entrati il 26 gennaio. La protesta, tuttavia, ha presto assunto connotati violenti, quando una parte di manifestanti ha abbandonato il percorso che era stato loro garantito per manifestare pacificamente e si è diretta verso il centro della città, prendendo d’assalto il Forte Rosso, patrimonio dell’umanità. Si contano morti e feriti sia tra i manifestanti che tra le forze di polizia. 

 

 

About the Authors


Valeria Pia Soricelli

Nata a Benevento nel 1998, è appassionata di geopolitica e relazioni internazionali, con particolare interesse verso il Medio Oriente. Ha conseguito il diploma di maturità classica e la laurea triennale in Scienze Politiche. Attualmente è studentessa del corso magistrale in International Relations presso la LUISS Guido Carli e sta svolgendo il tirocinio nella sezione Relazioni Bilaterali dell’Ambasciata Britannica di Roma. Ha inoltre partecipato al programma Erasmus+ presso l’Institut d’études politiques Sciences Po Paris. Da includere tra le sue varie passioni anche la musica rock, il canto e il cinema francese. View more articles. 

 

Angela Venditti

Nata a Foggia nel 1999, nutre un profondo interesse per le relazioni internazionali, la cooperazione allo sviluppo e la geopolitica. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze Politiche nell’estate 2020, ed è attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso la LUISS Guido Carli. Complice la partecipazione al progetto Erasmus all’Institut d’Études Politiques SciencesPo Paris, ha potuto approfondire tematiche legate al continente africano, diventato fonte di interessanti spunti e ricerche. È amante della letteratura francese e delle lingue, ed è grande appassionata di F1. View more articles.

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