È finalmente arrivata l’estate, l’Italia si accinge alla quasi totale riapertura e i ragazzi stanno affrontando gli ultimi esami. È quindi arrivato il momento di programmare le vacanze, ma come? In molti si stanno interrogando circa le mete che potranno essere raggiunte durante questa estate 2021, che purtroppo vede ancora come protagonista il COVID-19. In questi giorni si attende la firma del Premier Draghi per far passare il nuovo Dpcm riguardante la formalizzazione del Green Pass, un certificato che garantisce la piena mobilità tra i Paesi membri dell’UE durante questa crisi pandemica. Il decreto, elaborato dal Ministero della Salute, dell’Innovazione e dell’Economia, presenterà le linee guida per ottenere il Green Pass e le caratteristiche che tale certificato dovrà avere.
Abbiamo voluto illustrare in cosa consiste il Green Pass e come funzionerà, analizzandone i punti salienti attraverso le domande più frequenti su tale argomento.
Cosa è?
Il Green Pass è un certificato che attesta che la persona in questione è stata vaccinata contro il COVID-19, è guarita dalla patologia o ha ottenuto un esito negativo al test antigenico o molecolare. L’obiettivo è quello di rendere disponibile tale pass entro la fine di giugno 2021, così da essere coordinati con l’entrata in vigore del Green Pass europeo che avverrà il 1° luglio. Il Green Pass è stato pensato per assicurare il diritto alla libera circolazione, pur garantendo in primis la sicurezza dei cittadini. Grazie a tale strumento, infatti, sarà possibile viaggiare in tutti i Paesi dell’Unione Europea, recarsi nelle regioni italiane con un grado diverso di rischio pandemico (anche se oggi le regioni italiane sono state quasi tutte collocate nella fascia bianca), ma non solo: tale certificato permette di partecipare a cerimonie, eventi pubblici e di entrare all’interno delle Rsa. Il futuro Dpcm, tuttavia, ribadirà il concetto che il Green Pass è un certificato obbligatorio solo quando strettamente richiesto. Esso potrà essere introdotto e rilasciato dai vari Paesi dell’UE a partire dal 1° Luglio e, come detto in precedenza, è stato concepito per garantire un miglior coordinamento tra le varie restrizioni presenti nei differenti territori nazionali. La persona in possesso del Green Pass, quindi, è esonerata da ulteriori restrizioni dettate dagli altri Stati membri, a meno che non si verifichino casi straordinari (come la scoperta di nuove varianti) che dovranno essere giustificati alla Commissione Europea. È fondamentale ricordare che il certificato potrà essere revocato qualora la persona contragga il COVID.
Chi può richiedere il certificato?
Tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino possono richiedere il Green Pass. Non vi è differenza tra una tipologia di vaccino o un’altra; tuttavia, è in capo ai singoli Stati la decisione di accettare un certificato di vaccinazione dopo una dose oppure al solo completamento del ciclo di vaccinazione. In Italia verrà rilasciato dopo 15 giorni dalla data della prima dose e avrà una validità di 9 mesi a partire dalla data della seconda dose. Le persone nel nostro Paese che hanno ricevuto la prima dose e che quindi possono richiedere immediatamente dalla sua introduzione il Green Pass sono circa il 40% della popolazione. Coloro che invece sono guariti dal COVID possono richiederlo se non sono trascorsi oltre i 6 mesi dalla guarigione. Il certificato viene rilasciato anche in seguito all’esito negativo di un tampone molecolare (entro le 72 ore precedenti) o di un test antigenico (entro le 48 ore). Possono richiedere il Green Pass anche tutti gli italiani che si sono vaccinati all’estero, purché il vaccino fatto sia riconosciuto come valido dall’Italia e tale richiesta può essere fatta nelle ambasciate, nei consolati o alla frontiera.
Come si ottiene il Green Pass?
Il pass potrà essere rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali. Il Digital Green Certificate (DGC) è la piattaforma online nazionale creata appositamente per la creazione e il rilascio del certificato. I cittadini disporranno sia della versione digitale sia della versione cartacea ed entrambe le formule avranno un QR code caratterizzante per garantirne la validità. Il Green Pass verrà controllato da tutte le forze dell’ordine e dai pubblici ufficiali in primis. Inoltre, può essere verificato anche da proprietari o gestori di locali che hanno deciso di fare del pass un requisito obbligatorio per l’ingresso a tali luoghi e dal personale addetto al controllo per l’entrata ad eventi pubblici.
Come si usa il Green Pass?
Come detto in precedenza, il certificato è valido in tutti i Paesi dell’Unione Europea ed è per questo che verrà erogato sia nella lingua nazionale sia in inglese. Il QR code verrà scansionato al momento del controllo e verrà verificata anche la firma: ogni ente autorizzato alla creazione del pass sarà identificato tramite una propria chiave di firma digitale. I dati sensibili contenuti dal certificato riguardano: il nome, la data di rilascio, la motivazione del rilascio (vaccino, guarigione, test) e QR code personalizzato. Tali dati, ritenuti sensibili, verranno solamente verificati ma non memorizzati dallo Stato in cui si fa ingresso.
(Featured Image Credits: privacycontrol.it)
About the Author
Costanza Berti

Nata a Massa Marittima nel 1998, ha conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e ora frequenta il corso di laurea magistrale in Gestione d’Impresa presso l’università LUISS di Roma. La sua vita si divide tra Roma e Follonica. Da sempre appassionata di viaggi, nel corso degli anni ha potuto scoprire e vivere culture molto diverse tra loro. Nel 2019 ha preso parte al progetto Erasmus a Rotterdam, trascorrendo un semestre di studio alla Erasmus University of Rotterdam. View more articles.
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